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Ho imparato a vivere
in un mondo deformato
Anima invisibile
Ho trascorso buona parte del mio tempo
trincerata nella mia vita,
voci confuse emergono dal fondo di chi io sono
Il tuo paradiso non fa per me .

Mi abbracci dall’inconscio
come un virus che dovrò affrontare tutta la vita
Sei una voce che piega il corpo
prendendo l’ anima e l’esistenza
La mia pelle è una linea sottile che separa l’esterno dall’interno

Due forti rami spuntano dal fondo della terra
dove io mi trovo
Mi sollevano al mondo
Vengono dall’acqua del mio ventre,
vengono da tutti i miei percorsi
arginando il vuoto che porto dentro
Il loro sguardo mi sorregge

Essere complementari
Sentirsi perfettamente sovrapponibili
Attraverso lo sguardo trovare conferma del proprio sentire.
Nel nostro unico corpo ci eleveremo sempre più in alto
immergendoci in uno spazio denso e vivo colmo di noi.
Da lì non torneremo più.

© 2020 by catia di mieri

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